Più o meno fino agli ‘60, i gioielli si distinguevano in modo davvero molto netto dai bijoux. Con il termine gioiello si intendeva un manufatto davvero molto prezioso, realizzato in argento, in oro, in platino e magari in possesso di pietre preziose e diamanti. Con il termine bijoux invece si intendeva un manufatto realizzato con materiali meno pregiati, come l’acciaio ad esempio, la pelle, la ceramica e con pietre molto comuni, di facile reperibilità. La differenza ovviamente, proprio per il motivo suddetto, risiedeva anche nel prezzo. I gioielli infatti erano oggetti davvero molto costosi mentre i bijoux erano economici e alla portata di tutte le tasche.

A partire però dalla fine degli anni ‘60 questo modo di guardare alle creazioni orafe è cambiato davvero molto. Come tutti ben sanno infatti gli anni ‘60 sono stati anni di rivoluzione, di creatività, di stravolgimento degli schemi. E anche nel settore orafo moltissimi artisti hanno iniziato a dare vita a dei pezzi semplicemente bellissimi, unici, davvero originali, capaci di stupire in modo intenso come solo un’opera d’arte è in grado di fare, solo che vennero realizzati con materiali di bassa qualità, economici. Si trattava di bijoux è vero, ma dei primi bijoux di altissimo livello.

Con il passare degli anni quindi la linea di demarcazione tra gioielli e bijoux si è affievolita davvero molto e se ancora oggi i bijoux sono di più bassa qualità per quanto concerne materiali e pietre, si tratta di creazioni talmente tanto belle ed innovative che il loro valore, economico ma anche concettuale, non è affatto inferiore al valore dei migliori gioielli disponibili sul mercato. A dimostrazione di questo, il fatto che nelle gioiellerie ormai si trovano sia gioielli che bijoux e che alcuni marchi di bijoux sono ormai diventati famosissimi.

Coloro che si occupano di produrre bijoux devono allora trovare il modo di farsi conoscere intensamente, non solo attraverso le vetrine delle gioiellerie, ma anche con pubblicità ad hoc, con eccellenti campagne di marketing, con tutti gli strumenti tecnologici e innovativi, specie quelli che corrono sul filo del web come i social network. Non solo, devono prestare una grande attenzione anche al packaging. Le scatole bijoux devono infatti essere chic ed eleganti e devono poter rispecchiare il mood di quel brand nel miglior modo possibile. Deve quindi trattarsi di prodotti personalizzabili, che possano essere progettati a tavolino e che risultino unici al mondo, nati quindi solo ed esclusivamente per quello specifico prodotto.

Se possiamo darvi un consiglio, scegliete scatole in cartone, un materiale popolare, leggero, semplice, che però optando per i giusti dettagli riesce ad essere davvero molto raffinato, un materiale che può anche essere sostenibile al cento per cento optando per le foreste gestite in modo responsabile, così che il brand possa dirsi anche amico dell’ambiente e della società in cui viviamo, caratteristiche che sono oggi di fondamentale importanza.

Potete optare per un solo packaging per tutti i vostri bijoux oppure, se avete deciso di creare diverse linee, ognuna con un suo specifico target di riferimento, potete anche optare per un packaging pensato proprio per ogni linea. Quello che conta però è che vi sia sempre almeno un elemento in comune, una sorta di filo rosso che consenta a chiunque avvisti una di questa scatole di capire subito che si tratta proprio del vostro brand, un modo insomma per essere sempre riconoscibili e per fare in modo che il proprio nome possa circolare in modo intenso.

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